Einstein ci ha insegnato che guardare lontano nello spazio è guardare indietro nel tempo.
Grazie a questo trucco abbiamo catturato la luce e scattato foto, non solo dell’Universo contemporaneo, ma anche del giovane Universo, dell’Universo adolescente e dell’Universo bambino. Così facendo abbiamo imparato molto sul cosmo che ci circonda, sulla sua origine ed evoluzione e sulle leggi fisiche che lo governano. Ne abbiamo un bellissimo modello. Però, tuttavia, c’è una grande differenza tra modellazione e comprensione. Per questo è in atto un grande sforzo coordinato della comunità scientifica per “fotografare” il Cosmo producendo una quantità esponenzialmente crescente di dati, che ci fornirà nuove sfide ed opportunità.
Biografia
Licia Verde lavora nel campo della cosmologia. I suoi argomenti di ricerca comprendono la cosmologia teorica, la radiazione cosmica di fondo, la struttura a grande scala, gli ammassi di galassie, le applicazioni statistiche e l’analisi dei dati. Si interessa allo studio della struttura a grande scala dell’Universo e all’analisi dei rilevamenti sulla galassia.
Originaria di Venezia (Italia), Licia Verde ha studiato fisica presso l’Università degli Studi di Padova. In seguito, usufruendo della borsa di studio Marie Curie emessa dall’UE, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Edimburgo (Regno Unito), quindi si è trasferita per lavorare come assistente alla ricerca presso la Princeton University e la Rutgers University (USA). A Princeton ha vinto le borse di studio post-dottorato Chandra e Spitzer ed è entrata nel team scientifico WMAP.
Ha trascorso quattro anni presso l’Università di Pennsylvania (USA). Nel settembre del 2007 si è trasferita a Barcellona come professore di ricerca ICREA. Dal 2010 dirige il Cosmology and Large Scale Structure Group presso l’Istituto di Ciencias del Cosmos dell’Università di Barcellona. Ha ottenuto due finanziamenti di ricerca emessi da ERC IDEAS: Starting (2009) e Consolidator (2016). Ha condiviso con il team WMAP il premio Gruber Cosmology nel 2012 e il premio Breakthrough nel 2018 per la Fisica Fondamentale.
Licia Verde è stata citata tra i migliori ricercatori dal Thompson Reuters ISI Highly. Ha ricevuto nel 2017 la medaglia Narcís Monturiol e nel 2018 il Premi Nacional de Recerca, che premia il ricercatore che ha contribuito in modo significativo e a livello internazionale al progresso della disciplina scientifica in uno dei suoi campi: scienze umane e sociali, scienze della vita e salute, ingegneria e tecnologia e scienze sperimentali.
È membro della Young Academy of Europe. Nel 2019 Verde ha ricevuto la Lodewijk Woltjer Lecture per il suo eccezionale lavoro in cosmologia, in particolare nello studio delle radiazioni cosmiche di fondo e della struttura a grande scala dell’Universo.