Regia: Luchino Visconti
Produzione: Franco Cristaldi per la CIAS-Vides, Roma/Intermondial
Sceneggiatura: L.Visconti, S.C.d’Amico
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Musica: Nino Rota
Durata: 107 min.
Interpreti: Maria Schell, Marcello Mastroianni, Jean Marais, Clara Calamai
Arrivato da poco in una piccola città di provincia che non conosce, Mario (Marcello Mastroianni) incontra Natalia (Maria Schell), una ragazza che sta aspettando un uomo di cui è innamorata. I due protagonisti passeranno alcune serate insieme in una città dall’aspetto magico e misterioso: Mario inseguendo e, a volte, provando ad evitare la ragazza; Natalia cercando di recuperare il suo amore.
Tratto dall’omonimo romanzo di Dostoevskij, autore molto amato da Visconti, l’ambientazione originaria di San Pietroburgo venne sostituita da quella di una Livorno irreale e onirica, integralmente ricostruita in studio. Visconti scelse per le scenografie, che ottennero il Nastro d’Argento nel 1955, il teatro 5 di Cinecittà, lo stesso usato da Federico Fellini in molti dei suoi film. Come disse il regista: “tutto deve essere come fosse finto; ma quando si ha la sensazione che è finto, deve diventare come se fosse vero”*.
* Alessandro Bencivenni, Luchino Visconti, Il Castoro, Milano, 1995.