Regia di Lina Wertmüller Con Mariangela Melato, Giancarlo Giannini
Omaggio a Mariangela Melato
Agli inizi degli anni Trenta, un giovane contadino della bassa lombarda, Antonio Soffiantini, detto Tunin, che dopo aver perduto un amico anarchico, ucciso dai carabinieri, è vissuto per qualche tempo fra i fuoriusciti italiani in Francia, va a Roma per uccidere il duce. Nella capitale, Tunin prende contatto con una prostituta, Salomè, già compagna dell’anarchico Anteo Zamboni, la quale lo ospita, spacciandolo per cugino, nella “casa” in cui “lavora”. Per preparare l’attentato, i due sfruttano le informazioni di Giacinto Spatoletti, un rozzo gerarca fascista dei servizi di sicurezza. Nell’attesa di quel giorno, Tunin s’innamora, ricambiato, di un’altra “pensionante”, la bella Tripolina, alla quale rivela il motivo che l’ha condotto a Roma. Giunge, infine, il momento dell’attentato; ma colte l’una da tenerezza, l’altra da pietà, la Tripolina e Salomè non svegliano in tempo Tunin. Sentendosi tradito, il giovane perde il ben dell’intelletto e spara sui carabinieri in visita d’ufficio alla “casa”, quindi scappa, ma viene preso e finisce nelle mani di Spatoletti…