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Limbo, di Melania G. Mazzucco

Alla presenza dell’autrice – Introduzione di Francesco Ardolino

Narrativa

Uno splendido romanzo di amore e di guerra vincitore del Premio Elsa Morante.

Limbo



Melania Mazzucco



 


Manuela Paris, giovane sottufficiale dell’esercito italiano, per Natale, ritorna nel suo paese, Ladispoli, una cittadina della costa romana. Gravemente ferita in un attentato durante una missione in Afganistan, vive nel limbo di un lento recupero sia fisico che psicologico, nell’attesa di sapere se verrà nuovamente dichiarata idonea per il servizio. Nel frattempo, ristabilisce i legami con la propria famiglia: sua madre, sua sorella, sua nipote, la seconda moglie di suo padre, il suo fratellastro, ritrovando anche il proprio passato di adolescente problematica.


Nel contempo cerca anche di recuperare la memoria di quello che è accaduto nel fronte, scrivendo per sé i ricordi di un’esperienza due volte insolita: quella della donna che si trova in mezzo ad un ostile ambiente di uomini, in cui risulta assai difficile guadagnarsi il rispetto, specialmente quello dei propri subordinati, e quella di una europea in un paese che si resiste ad essere capito dalla nostra ottica culturale e in cui il vantaggio fondamentale, il tempo, è il principale nemico delle truppe occidentali.


Durante questo lungo processo di assimilazione del proprio passato e del proprio presente, incontra Mattia, il misterioso ed unico ospite dell’Hotel Bellavista, che vive anche lui nel limbo di un segreto che si resiste ad essere svelato e che può spiegare la sua negativa a qualsiasi impegno. Insieme, forse saranno capaci di redimersi e di accettare che la vita merita di essere vissuta, con tutte le sue conseguenze.


Il romanzo di Melania Mazzucco, una scioccante ed emozionante storia epica d’amore e di guerra, di sacrificio e di impegno, di morte e di sopravvivenza, raccontata con la sua solita padronanza, ha ricevuto fra altri, i premi Elsa Morante, Reghium Julii e Bottari Lattes Grinzane, “I romanzi di Melania Mazzucco sono sempre qualcosa di diverso dal loro soggetto. Sono la vita stessa” (A. Asor rosa, La Repubblica.)


“Un grande romanzo contemporaneo. Una storia bella, credibile, realista e, allo stesso tempo, immaginativa” (Wlodek Goldkorn, l’Espresso).


“Il suo Afganistan è più autentico e convincente che quello dei documentari: affascina e ripugna, diventa un termine di paragone ineludibile, un insieme di metafore. Sono pochi gli scrittori


Sono pochi gli scrittori italiani capaci di produrre opere di un così ampio respiro e di un così grande peso specifico. Una grande dimostrazione di forza e di maturità. (Ernesto Ferrero, La Stampa).



“Limbo è una festa dei cinque sensi: colori, odori, suoni, sensazioni tattili si intricano insieme con ricordi e pensieri con una naturalità che si traduce, ovviamente, in un risultatoartistico”. (D. Giglioli, Corriere della Sera).


“Mazzucco ritorna con un romanzo contemporáneo, come è stato Un giorno perfetto . Ma se da questo ha ereditato la cadenza di orologeria, Limbo ha una marcia in più: è un romanzo di cui amiamo i personaggi, risulta caldo, ha un cuore”. (M. S. Palieri, l’Unità).


“Non è un romanzo sulla guerra dell’Afganistan, o non è soltanto quello. Ci spinge a riflettere sulla responsabilità, sulle sfide che noi stessi ci riproponiamo , sulle impronte che lasciano su di noi e in quella piu labile che resta al di fuori” (Paolo Di Paolo, Il Sole 24 Ore).


Melania Mazzucco (Roma 1966) è ritenuta come una delle migliori scrittrici del suo Paese. Presso l’editrice Anagrama ha pubblicato Vita (Premio Strega). “Una storia d’inusuale ambizione e di un molto riuscito e convincente ritmo epico” » (Mercedes Monmany, ABC);”Un romanzo azffascinante basato su una storia dal vero, sull’emigrazione italiana in America durante i primi anni del XXº secolo” (Jacinta Cremades, El Mundo); “Coloro che hanno applauso Gangs of New York o Il Padrino goderanno senz’altro di queste pagine che hanno dei soggetti molto affini” » (M.a Ángeles Cabré, La Vanguardia). Successivamente Lei,tanto amata (Premio Napoli e Premio Vittorini): “Melania Mazzucco dimostra ancora una volta di essere la vera padrona del linguaggio e la romanziera italiana più interessante dei nostri giorni. Un romanzo straordinario” (Nuria Martínez Deaño, La Razón);


“L’accuratezza della biografia e la tensione creativa di un buon romanzo” (Sònia Hernández, La Vanguardia); “La magnifica e scorrevole prosa della Mazzucco accredita nel lettore la sicurezza


Di essere davanti ad uno dei talenti più prodigiosi tra i romanzieri attuali” (Francisco Solano, El País).


E anche Un giorno perfetto “Altamente consiglievole” » (J. A. Masoliver Ródenas, La Vanguardia);


“Il romanzo è così nero come verosimile ed entra appieno, spogliandoli, in quasi tutti i miti ed i tabù di Berlusconland” (Miguel Mora, El País) e La lunga attessa dell’angelo: “UN ROMANZO INCENTRATO SU LA MEMORIA ARTISTICA E PERSONALE DI Tintoretto”. Un’eccezionale combinazione di forza e di lievità, d’ironia e di emozione” (Santos Domínguez, Encuentros de Lecturas).

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