FUTURISMO AD ALTA VOCE, FUTURISMO A BASSA VOCE
Seminario teatrale in due giornate
a cura di Loris Pellegrini (drammaturgo e attore)
14 e 28 novembre 2014 / 8.30-13.30h
FUTURISMO AD ALTA VOCE:
declamazioni, onomatopee, deformazioni grafiche e sonore
FUTURISMO A BASSA VOCE:
racconti a sorpresa, teatro sintetico, poesie a scoppio ritardato
Non è facile rendere omaggio al Futurismo. Innanzitutto perché è il più grande movimento d’avanguardia del nostro Novecento. Poi perché abbraccia un periodo cronologico piuttosto lungo, dai gloriosi esordi a cavallo della Prima Guerra Mondiale alle tarde epigoniche pagine degli anni ’40. Infine perché interessa i linguaggi artistici più diversi: letteratura, musica, arti figurative, cinema, ecc. Ma, forse, la difficoltà maggiore consiste nell’evitare l’effetto “museo”, nell’evitare cioè un approccio filologico e enciclopedico che – corretto e freddo – non sarebbe certo piaciuto ai futuristi stessi. Per questo ho pensato di rendere al futurismo un omaggio futurista. Quindi mi sono sentito libero di accostare declamazioni a tutta voce e racconti delicati; parole in libertà e teatro “sintetico”: sussurri e grida, insomma; e libero anche di restituire più lo “schiaffo” dell’attualità che la “carezza” della cura filologica. Sono stato lieto di constatare, alla fine, che Marinetti & soci (Cangiullo, Settimelli, Corra, Depero, Rognoni e tanti altri) sanno ancora affascinare come sirene suadenti e scoppiettare come petardi (Loris Pellegrini).
Programma
Ogni lezione si articolerà nel seguente modo:
Prima parte
Introduzione esplicativa di ciò che ci apprestiamo a conoscere
Lettura-spettacolo
Seconda parte
Laboratorio: come si legge / si “smonta” / si ricostruisce / si interpreta il testo futurista
Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria (daniela_aronica@ub.edu)
Loris Pellegrini. Laureato in filosofia, è docente, scrittore e regista. Ha scritto saggi di storia locale (Rimini nei diari di viaggio, in Storia illustrata di Rimini, NEA 1989), antologie di letteratura “minore” (Parlami d’amore. Le più belle pagine d’amore, Guaraldi 1994; Fisiognomica letteraria. Le più belle pagine sul corpo umano, Guaraldi 2002); un volumetto sull’ortografia italiana (Il professore e la Signorina. Dialoghi sull’ortografia italiana, Guaraldi 1995) e ha curato, con l’editore Guaraldi, la riedizione del libro di Fellini La mia Rimini (2003 e 2007). Ha collaborato a lungo con il Teatro degli Dei per cui ha scritto Sol Re Ut (1986) e curato la drammaturgia di diversi spettacoli. Dal 1994 è membro della Compagnia del Serraglio come scrittore, musicista e regista (Sala d’attesa, 1996; Palcobaleno, 1995; L’uomo dai piedi a rovescio, 1999; Un pianoforte per due, 2004; La riunione, 2005). Considera, infine, la lettura in pubblico ideale complemento delle sue ricerche letterarie, e in ciò si produce con abnegazione.