Stalker teatro
L’Altre Festival. Festival internazionale di arti sceniche e sanità mentale.
Spettacoli “Cara mamma caro papà”’“Alterazioni di linea”“Tre tavoli”
Progetto e regia: Gabriele Boccacini. Proyecto y dirección: Gabriele Boccacini
Performers: Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Sara Ghirlanda, Adriana Rinaldi.
Durata: 15 min Duración: 15 min
Spettacolo storico di Stalker Teatro, “Cara mamma caro papa” nasce negli anni ’80 come parte di “Box-Theatre”: partendo da scatole di legno piene di vari materiali visivi e sonori, i performer ne liberano il contenuto e lo chiamano a vita scenica attraverso azioni minimali ma suggestive.
Sulla scena vengono così, mano a mano, evocate le figure tradizionali della fiaba popolare – il Re, la Regina, il Figlio, la Bella Fanciulla, il Mostro – che, attraverso il semplice scambio di un oggetto o di un copricapo, passano da un performer all’altro come in un gioco di carte.
Sulla scorta del classico studio di Vladimir Propp sulle fiabe popolari e sul “viaggio dell’eroe”, Stalker Teatro va alle origini del processo narrativo, individuando i temi e gli stereotipi della diversità per creare un intrigante gioco scenico con finale a sorpresa.
“Alterazioni di linea” è una delle performance del ciclo “Reaction”, un più ampio progetto sperimentale che indaga, secondo la poetica tipica della compagnia, il rapporto fra arti visive e teatro.
Dalla ricerca condotta da Stalker Teatro negli ultimi anni, in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, su alcune opere dell’arte contemporanea, sono nate diverse performance visive.
I diversi “quadri performativi” che compongono lo spettacolo si basano sull’utilizzo di semplici oggetti di scena liberamente ispirati alle opere di alcuni artisti della collezione del Castello di Rivoli:
Christian Boltanski, Joseph Kouuth, Jannis Kounellis, Goshka Macuga, Mario Merz, Reinhard Mucha, Giuseppe Penone, Mona Hatoum, Claes Oldenburg, Michelangelo Pistoletto, John McCracken, Alighiero Boetti, Sol Lewitt, Ai Wewei, Gilberto Zorio, Marisa Merz, Richard Long, Luciano Fabro, Maurizio Cattelan, Janet Cardiff, Marzia Migliora, Lucio Fontana, Rebecca Horn, Tony Cragg, Mario Airò, Andreas Gursky.
Tre tavoliLa performance è parte di un più ampio progetto sperimentale che indaga il linguaggio nella sua struttura ontologica.
Nello spazio scenico sono sistemati tre tavoli quadrati e tre sedie. I tavoli sono numerati, da uno a tre, da sinistra a destra, per mezzo di piccoli cartelli bianchi.
Le possibilità di azione dei tre performer sono di volta in volta liberamente scelte e “improvvisate” secondo la dinamica delle relazioni più o meno consapevoli che si creano tra i performer e l’articolazione degli oggetti nello spazio.
Gli spettatori, vedendo con un solo sguardo tutto quello che accade sulla scena frontale, hanno la possibilità di “leggere” e interpretare quello che avviene, costruendo una proprio logica di successione dei fatti, ovvero in termini strutturali, possono ipotizzare ognuno a proprio modo una narrazione.