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XIX Settimana della Lingua italiana nel Mondo – Gran finale per coro di vedove

GRAN FINALE PER CORO DI VEDOVE


Inaugurazione mostra e performance

Alfonso Benadduce, insieme al coro delle vedove, darà voce all’ultima scena della sua opera.

Incastrate in fogli stretti, le vedove sono il disegno esatto di ciò che manca loro. Vengono allo sguardo – e di questo si dolgono – fedeli al nero, perché la perduta assoluta assenza duri almeno nel loro segno. Ma vanno dall’altra parte, sono rivolte verso le sorelle mai dipinte, celebrano il ritrarsi dell’immagine. Raccolte a partire dal 2015, le cento vedove hanno la grandezza naturale di un esercito che avanza nel suo soccombere: carbone acrilico su carta, 100 per 50 centimetri ciascuna.

 

Alfonso Benadduce (1974). Attore, autore e pittore, vive e lavora a Roma. A partire dal 1998 ha messo in scena per importanti teatri e rassegne numerose regie di testi dei quali è autore e protagonista, tra cui Tragedia al di là di Prometeo – Teatro Nuovo, Napoli 2000, La morte del giovane principe, performance ideata per il Festival di Volterra 2001, il povero Riccardo III Museo Archelogico Campano, Capua 2005, Paradiso Perduto – danzodramma da John Milton, Leuciane Festival 2006, Studio in presenza di Amleto per il Mercadante Teatro Stabile di Napoli 2010, L’innominabile di Samuel Beckett, Festival Settembre al Borgo 2010.

Su invito del critico d’arte Achille Bonito Oliva ha realizzato, per le mostre internazionali di arte contemporanea Le opere e i giorni (2003) e Fresco Bosco (2006), gli eventi teatrali: Estasi – monomanie su Diana e Atteone – immagini da Pierre Klossowski, e Agogno la gogna, da un suo testo pubblicato e a partire dal quale ha girato il suo primo film sperimentale, finalista nel 2008 al premio Riccione TTV Performing Arts sullo schermo.
Con Libercolo dell’onta, sua prima opera in prosa, è stato finalista al Premio Viareggio 2006. Nel frattempo continua a mettere in scena Sempre perdendosi poema tragico che la poetessa Silvia Bre ha scritto per il suo teatro e a lui dedicato.
Nel 2010 raccoglie sotto il titolo I prigioni i testi Agogno la gogna, Bando al bando e Muoio se non muoio.
Passo oscuro, sulle note della Nona Sinfonia di Anton Bruckner, è la sua ultima opera presentata alla fiera mondiale del libro di Seoul (2015) e di recente al Teatro Mercadante di Napoli (2019).
Ha esposto i suoi quadri nelle mostre personali: Spazio RR, Roma (2004), KunstFoerderVerein, Weinheim (2010), Casa delle letterature, Roma (2013), Institut français, Napoli (2017), Galeria Boca, Trinidad (2108).

  • Organizzato da: IIC Barcellona