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Il cinema e le città italiane – Una giornata particolare (1977)

Regia: Ettore Scola

Produzione: Carlo Ponti

Sceneggiatura: Ruggero Maccari, Ettore Scola, Maurizio Costanzo

Fotografia: Pasqualino de Santis

Musica: Armando Trovajoli

Durata: 106 min.

Interpreti: Sophia Loren, Marcello Mastroianni, John Vernon, Françoise Berd

Roma, maggio 1938. In occasione della visita di Adolf Hitler, la città si prepara per la sfilata che avrà luogo a via dei Fori Imperiali. In un palazzo popolare, Antonietta (Sophia Loren), casalinga, prepara la sua famiglia per l’evento. Nel piano sequenza iniziale la vediamo percorrere le varie stanze dell’appartamento svegliando il marito fascista e i sei figli, preparandogli il caffè, distribuendo le divise delle varie organizzazioni di regime a cui appartengono i membri della sua famiglia. Di prima mattina, gli abitanti lasciano a frotte l’edificio per inquadrarsi nelle file delle organizzazioni che parteciperanno alla celebrazione della visita del Führer. Oltre ad Antonietta, gli unici a rimanere nel grande edificio e a non partecipare allo storico evento sono la portiera e Gabriele (Marcello Mastroianni), un impiegato della radio recentemente licenziato.

Il film venne girato a Palazzo Federici, un grande palazzo popolare degli anni ‘30, in viale XXI Aprile a Roma, che conta fra i dieci e i dodici piani di altezza e 20 scale. Un edificio immenso, rappresentativo dell’edilizia popolare del tempo, un microcosmo perfetto per ambientare la vicenda di due persone sole. Sebbene Roma appaia poco nel corso del film, a parte l’introduzione montata a partire da immagini d’epoca, c’è in questo edificio molto dell’architettura popolare del ventennio, una sorta di città in scala ridotta, con i suoi spazi pubblici e privati. Una giornata particolare è un classico e, parafrasando Italo Calvino*, i classici sono quei film di cui si sente dire di solito: “Sto rivedendo” e mai “Sto vedendo…”. Se non l’avete visto non perdete l’occasione, vi è contenuto un pezzo della storia italiana e, attraverso la vicenda di Antonietta e Gabriele, il ricordo di alcuni aspetti da non dimenticare della cultura fascista.

* Italo Calvino, Perché leggere i classici, 1995.

 

  • Organizzato da: IIC