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“GIARDINO INTERIORE” di Anna Corcione

esposizione di Anna Corcione “GIARDINO INTERIORE”
La mostra si articola in due parti, la prima parte “Strappi e Stratificazioni” prevede una raccolta di 14 tele realizzate per il disco libro di Peppe Voltarelli, VoltarellicantaProfazio e la seconda è una nuova sperimentazione delle sorelle Anna e Rosaria Corcione alle prese con il poema sonoro “La mia casa” con testo scritto e interpretato da Anna Corcione e musiche originali di Peppe Voltarelli. I punti di incontro delle due parti della mostra sono l’arte e la musica.
Strappi e stratificazioni
Il progetto di Anna e Rosaria Corcione si presenta con 14 tele che testimoniano le diverse fasi del loro percorso di ricerca artistica, un chiaro omaggio a Mimmo Rotella, le opere realizzate per il cd-book di Voltarelli canta Profazio,( edito da Sqiulibri Editore ) sempre in cerca di nuove sperimentazioni si servono della tecnica di décolage, con integrazioni pittoriche e interventi di stucco e china.
“Tanti flash di narrazioni che si interrompono: lacerti, frammenti cartacei, con interventi pittorici astratti, ci immergono in un passato arcaico, ma anche in una storia recente, di emigrazione, di lavoro, di mitologie che sopravvivono ai nuovi miti della globarizzazione, con i quali pure coesistono. Sono visioni di Bellezza, ma anche di disfacimento” Laura Lombardi
“E’ stato un lavoro libero e piacevole ci siamo immerse in una sperimentazione nuova quello dell’omaggio ad un grande artista pioniere del decolage ma con la responsabilità’ di personalizzarlo con le nostre tecniche artistiche. Un decolage 2.0
La mia casa
poema sonoro con installazione
La mia casa scritto ed interpretato da Anna Corcione. Il poema sonoro è nato dall’esigenza di mescolare l’installazione alla scultura e la poesia alla musica con qualche vena performativa, la casa di Anna scultura in carta rivestita all’interno in oro si contrappone all’installazione di disegni fotografici realizzati in piena campagna da Rosaria 55 segni di carta creati a stretto contatto con la natura, intimo passaggio interiore. Le due installazioni sono lo scenario dell’atto performativo, della voce narrante che racconta come scrive il critico Laura Lombardi “L’artista mette la sua percezione della casa, i rischi e i pregi, la casa è un simbolo e il suo racconto una metafora della condizione umana, è un lavoro su qualcosa che appartiene a tutti noi: è il bisogno ma tempo stesso la paura di legarsi a luoghi o persone, ma poi anche la dignità che la casa ti offre in un momento in cui interi popoli migrano!”
Le canzoni in apertura e chiusura danno quel senso di magia – avvolgente all’inizio, ironico alla fine – e la casa sospesa galleggia, illuminata, nel vuoto, fragile appunto ma anche unica, un’idea, un simbolo, un sogno, una speranza.

Mostra organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona in collaborazione con l’Associazione Cose di Amilcare.
fino al 19 apr
Organizza: Cose di Amilcare Con la collaborazione di: BarnaSants, Club Tenco, Istituto Italiano di Cultura di Barcellona e Zibaldone @Contrabanda FM
Istituto Italiano di Cultura